Perché è un modo rapido ed economico per proteggerti dal freddo invernale e dal caldo estivo riducendo i costi di riscaldamento e con costi anche 10 volte inferiori al cappotto tradizionale con gli stessi risultati.
ISOLIAMO IL SINGOLO APPARTAMETO ABITATO ED ARREDATO, GUARDA IL VIDEO, TI SPIEGO COME
I vantaggi di Isolare le intercapedini sono molteplici:
E' molto semplice effettuare l'isolamento anche in case abitate ed arredate:
In caso di contatto con le fiamme, la superficie dei fiocchi di cellulosa carbonizza. Gli strati sottostanti non ne vengono intaccati. I fiocchi di cellulosa carbonizzano, ma la fiamma non propaga. L’alta durata della resistenza al fuoco e l’impedimento alla diffusione del fuoco del coibentante in fiocchi di cellulosa sono ottime caratteristiche per la resistenza al fuoco. Questo in virtù della presenza dei sali di boro.
Classe di reazione al fuoco:
Secondo DIN EN ISO 13501-1 E = difficilmente incendiabile, scarsa produzione di fumo.
Secondo DIN 4102, Germania B2
Secondo indice BKZ, Svizzera 5.3
Diciamo che l’isolamento con cellulosa in fiocchi non risolve i ponti termici, ma li migliora. Infatti all’interno delle intercapedini l’aria non è ferma ma si generano moti convettivi che alimentano i ponti termici (solette otravi di bordo, pilastri, ecc.) . L’insufflaggio con cellulosa in fiocchi va a fermare l’aria che circola e che raffredda (o risclda) la nostra parete interna, e quindi si riduce il ponte termico. Inoltre prima dell’insufflaggio il pilastro era esposto ai moti convettivi su tre lati, mentre dopo l’insufflaggio solo su uno.
La cellulosa in fiocchi ha “durabilità illimitata” in virtù della presenza dei sali di boro che fanno da conservante naturale e la rendono inattaccabile dai tarli, dai topi, dalle muffe, oltre a renderla inattaccabile dal fuoco.
Perché va dappertutto in quanto è un materiale sfuso. Non è come i pannelli rigidi che se la superficie non è perfettamente liscia, non aderiscono bene e non si riesce a colmare lo spazio tra un pannello e l’altro. Non da fastidio alle vie respiratorie e non fa prudere come la lana di vetro. Non si deteriora col tempo ed è riciclabile: se si deve rifare il tetto, la fibra di cellulosa presente nel sottotetto lo si può riciclare nello stesso sottotetto o nel tetto se si vuole fare una mansarda.
È leggerissimo e non grava sulla struttura. La posa è a secco, pertanto non vi è umidità da smaltire. Ideale per sottotetti ove sono presenti muretti che sostengono il tetto, per cui l’ isolamento con altre tecniche risulta “impossibile”.
Per i seguenti motivi:
Tali materiali vanno bene per il freddo, ma fanno poco o niente per il caldo. E poi il loro formato è a pannelli. Nel sottotetto con il sistema a pannelli non riesco ad ottenere una perfetta aderenza alle superfici perché l’estradosso del solaio di sottotetto ha sempre una superficie molto irregolare. Se non ho aderenza l’isolamento non può essere a regola d’arte. Inoltre tra pannello e pannello ho sempre delle discontinuità. Tali discontinuità non si hanno con un materiale sfuso come la cellulosa in fiocchi.
Esempio di muratura in mattoni semipieni dopo l’intervento di insufflaggio valore richiesto da normativa (Piemonte) u = 0.35 w/mqk. Muratura composta da: